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Martina Scalini
realizzato
Cinema
L’esperienza in un allevamento intensivo di maiali raccontata attraverso lo sguardo di una telecamera nascosta tra i bottoni di una giacca. Il ragazzo che la indossa è lì per un’indagine sotto copertura, ma l’incontro con gli animali lo porterà a fare una scelta imprevista.
Gli allevamenti sono luoghi lontani dai centri abitati, a malapena si riconoscono da qualche strada secondaria di campagna o lungo l’autostrada. Anche se non li vediamo sono molti e non sempre accessibili. Questo film permette di accedervi lentamente e in prima persona, per osservarne la malinconia e fare esperienza di un mondo che per la sua brutalità a volte sembra irreale.
Menzione della giuria | Visioni Italiane 2022 – Sezione Visioni Doc
Selezionato | International Migration & Enviromental Film Festival 2023
Selezionato | British Columbia Enviromental Film Festival 2023
Selezionato | Festival du Cinéma Nature & Environnement 2022
Selezionato | SUNCINE: ENVIRONMENTAL FILM FESTIVAL 2022 – Miradas Competition
Selezionato | EKOFILM 2022 – Short Films Competition
Selezionato | BNP Paribas Green Film Festival 2022 – Sezione Enviromental Reportage
Selezionato | CinemAmbiente – Environmental Film Festival 2022 – Sezione Made in Italy
Note di regia
Nella scelta delle immagini del film ho volutamente evitato tutte quelle scene di esplicita violenza visiva, perché per capire che certi luoghi sono intrisi di brutalità non c’è bisogno di guardarli direttamente. Bastano anche soltanto i rumori per essere immersi in un’atmosfera di sofferenza e fatica, non solo degli animali, ma anche di chi lavora in questi luoghi, per lo più persone che non hanno altra scelta di impiego e che si trovano loro stesse intrappolate in un sistema di violenza non scelto.
Questo film parla anche di questo, di chi può scegliere e chi no. In questo caso il protagonista si ritrova a fare una scelta di impulso, ma che se la si mette in prospettiva non è altro che il risultato di una decisione più grande e profonda, quella di guardare gli animali per quello che sono: altri individui che abitano questo mondo con noi e non per noi. [Martina Scalini]
Autrice, documentarista e attivista con base a Milano, cura la comunicazione della no profit Essere Animali. Nel 2018 è finalista al Premio Solinas con il documentario “Benq5”. Nel 2017 vince il Bando FuoriRotta con “Podzemljom, il sentiero delle mine”, un reportage
sui campi minati rimasti in ex-Jugoslavia. Con il suo progetto più recente, “Fragilità ribelle”, in coregia con Lorenzo Bertolesi, è selezionata nel 2023 alla seconda edizione del programma di sviluppo ITINERANZE DOC.