Project details
Client
Andrea Caccia
Sr. Desiginer
in sviluppo
Category
Cinema
Death Agenda
- Soggetto e regia Andrea Caccia
- Prodotto da Marco Longo e Fulvio Lombardi per Berenice Film
- in collaborazione con Università IULM, Milano
- con il sostegno allo sviluppo di Piemonte Doc Film Fund
Andrea Caccia, regista da sempre al lavoro sull’interrogazione del reale, confessa apertamente la propria crisi, dopo tanti film e altrettanti anni di ricerca in cui ha pensato il cinema come strumento di conoscenza del mondo. Non si tratta solo della sua carriera: in un mondo dove reale e virtuale si confondono e il gesto creativo è assoggettato all’esposizione e al consenso, oggi lo sguardo di chiunque è offuscato, e la realtà non se la passa certo meglio. Che fare?
Forse è venuto il momento di mettere in scena la propria fine. Un salto vertiginoso che richiede un’identità inattesa e soprattutto nuove strade. È così che A.C. Sauvage cerca una band, giovane e talentuosa, per realizzare il suo prossimo film in forma di disco: Death Agenda. Venti tracce quanto più diverse tra loro ma accomunate dallo stesso filo rosso: il racconto di uno sguardo arrivato al capolinea, bisognoso di morire per rinascere in una nuova forma. O forse, semplicemente, di ritrovare il proprio fondamento.
Un film diario o un film d’archivio? Entrambe le cose o nessuna? Uno sguardo al passato o al futuro? Cosa sia questo film, me lo chiedo da troppo tempo ed è arrivato il momento di scriverlo, o meglio ancora: farlo. Partiamo proprio dallo sguardo, origine e al tempo stesso fine. Dopo tanti anni di lavoro sulla profondità del reale, ne sono stato risucchiato dentro, come in un buco nero. Esausto e in frantumi, quello sguardo cerca un nuovo senso attraverso il confronto con i giovani, verso nuove forme in divenire, pronto all’autocritica o alla polemica, alla rinascita o alla resa. Un film di frammenti o frammenti di un film, questo è – o dovrebbe essere – Death Agenda; un album di canzoni, un puzzle senza disegno, un divertissement o forse uno stratagemma per fermare il tempo.
Andrea Caccia
Call per una band di giovani filmmaker
Sei un/una giovane filmmaker emergente sotto i 35 anni e vivi in Italia o in Ticino? Vuoi entrare a fare parte di un gruppo di lavoro impegnato in un progetto creativo a lungo termine e non continuativo (2026-2028) che riflette sulla precarietà del gesto artistico, l’autorappresentazione del proprio mestiere, la crisi del rapporto tra realtà e immaginario, e le dinamiche di potere del sistema culturale contemporaneo?
Dopo lunghi anni di ricerca e lavoro, Andrea Caccia – destinato ad assumere una nuova identità nei panni dell’alter ego A.C. Sauvage – cerca una band talentuosa per realizzare il suo nuovo film in forma di disco: Death Agenda. Un album fatto di film ibridi ed eterogenei, che spaziano dalla fiction al documentario di osservazione, dall’indagine archivistica al video saggio, dall’animazione al videoclip, fino alla videoconferenza, alla screendance, e molto altro ancora, ma accomunati dalle stesse domande: che senso ha oggi continuare a produrre immagini in un mondo dove le immagini sono ovunque, spesso nostro malgrado? Cosa significa essere cineasti in un paese che non sembra esprimere il bisogno di riconoscere nuovi registi? È possibile trasformare la teoria che ispira i tanti modi di fare cinema in una prassi concreta che li trascenda e li destabilizzi?
Accogliendo i principi di co-creazione che hanno sempre sostenuto la ricerca di Andrea Caccia, Death Agenda è un film fatto insieme, smantellando il primato dell’autore e abbracciando la forza della relazione come vero motore creativo, in cui i ruoli e le competenze tradizionali lascino il posto a un’unica, multiforme, identità al lavoro: quella di un gruppo di pensatori e pensatrici di immagini. La possibilità di prendere parte al progetto si concretizza nella partecipazione a una call che porterà alla selezione di dieci figure, al contempo protagoniste e crew del film, insieme ad Andrea.
La partecipazione alla call, che resterà aperta dal novembre 2025 al febbraio 2026, è totalmente gratuita e prevede due fasi fondamentali: nella prima, attraverso un form, i candidati si presenteranno condividendo la loro storia personale e le riflessioni intorno ai temi del progetto. A partire da questa fase sarà selezionata una prima rosa di candidati/e che, nel mese di aprile 2026, sarà invitata a un colloquio dal vivo, filmato, come in una sorta di casting in cui, ancora una volta, al centro del processo ci sarà il racconto della sensibilità personale. A seguito di questa seconda fase, tra il mese di maggio e il mese di giugno 2026, la produzione annuncerà i/le dieci filmmaker selezionati/e per partecipare al progetto, che saranno coinvolti/e nella realizzazione del film, secondo un calendario flessibile, tra il 2026 e il 2028, con alcune esperienze formative gratuite e azioni professionali propriamente retribuite.
Al di là del criterio anagrafico, che resta stringente, la call si rivolge a giovani filmmaker con una comprovata passione per la ricerca artistica e il desiderio di confrontarsi con un progetto non tradizionale e ambizioso. Il progetto offre la possibilità di lavorare al fianco di un regista riconosciuto, in un’esperienza formativa e professionale di alto livello che consenta di acquisire competenze progettuali, tecniche e artistiche nel campo della produzione cinematografica, partecipando alla realizzazione di un film lungometraggio con potenziale visibilità a livello nazionale e internazionale.
Per partecipare al progetto, invia la tua candidatura attraverso questo form, entro la data di scadenza indicata, 28 febbraio 2026. Se te lo stai chiedendo, sì: vogliamo conoscerti.
Andrea Caccia
Regista
Andrea Caccia nasce sulle sponde piemontesi del Fiume Ticino. Dopo gli studi di pittura e regia, si dedica al documentario creativo e all’insegnamento del linguaggio visivo nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle accademie di cinema, come principale strumento di analisi della realtà. Curioso sperimentatore delle tecniche di messa in scena, ripresa e montaggio, ha diretto lavori molto diversi tra loro, dando vita a uno stile personale e sfuggente, dove documentario e finzione si specchiano l’uno nell’altro, senza riconoscersi mai. Ha diretto quattro lungometraggi e diversi medio e cortometraggi, occupandosi in più di un’occasione anche della fotografia e del montaggio. I suoi film hanno ricevuto riconoscimenti e sono stati selezionati da numerosi festival italiani e internazionali tra i quali Festival di Venezia, Rotterdam International Film Festival, Locarno Film Festival, Karlovy Vary International Film Festival, Torino Film Festival, Filmmaker Fest, Festival del cinema nuovo Pesaro. Vive e lavora sulle sponde lombarde del Fiume Ticino.


